Romanticismo e contemplazione, gioia di questo mondo e pensieri sulla fine dei tempi: questi sono i due temi principali che Andrea Bonatta ha scelto per il concerto speciale al Castello Freudenstein. La "Kreisleriana" di Robert Schumann del 1838 è un autoritratto del compositore in otto brani di fantasia. 

Andrea Bonatta è diventato famoso a livello internazionale soprattutto per le sue leggendarie registrazioni di Brahms, ma attualmente è molto attratto dal repertorio romantico. "Ciò che mi interessa maggiormente della 'Kreisleriana', che ho suonato molte volte nella mia carriera, è un possibile ulteriore sviluppo di quest'opera. È un tentativo di suonare questo pezzo in modo ancora più maturo rispetto agli anni precedenti", dice l'artista. 

La seconda parte della serata è dedicata alle "Harmonies poétiques et religieuses" di Franz Liszt. Scritto nel 1847, il ciclo pianistico è ispirato alle poesie di Alphonse de Lamartine e comprende dieci brani, tra cui "Bénédiction de Dieu dans la solitude", una delle più grandi opere della letteratura pianistica di sempre, che concluderà il concerto.